La Juventus ha rifiutato un’offerta da 25 milioni di euro dall’Al Ahli per Manuel Locatelli. Tutti i dettagli.
Nel pieno di un’estate di trattative e strategie di mercato, la Juventus ha fatto una scelta netta: blindare uno dei suoi uomini simbolo, Manuel Locatelli. Mentre altri club italiani cedono alle offerte faraoniche provenienti dall’Arabia Saudita, la Vecchia Signora ha deciso di tenere saldo il proprio capitano, nonostante l’offerta concreta e sostanziosa presentata dall’Al Ahli.
Il club saudita ha messo sul piatto 25 milioni di euro per il centrocampista azzurro, una cifra non irrilevante considerando l’attuale fase di rifondazione bianconera. Tuttavia, la risposta della dirigenza è stata chiara e immediata: rifiuto secco, senza margine di trattativa.
Locatelli resta il perno del centrocampo di Tudor
Il tecnico Igor Tudor considera Locatelli un tassello imprescindibile del suo progetto tattico. In un centrocampo che ha bisogno di solidità, personalità e leadership, l’ex Milan e Sassuolo rappresenta un punto fermo. Il giocatore, da poco nominato capitano, incarna perfettamente lo spirito richiesto dal nuovo allenatore.
A confermare l’indiscrezione è stato il giornalista Fabrizio Romano, secondo cui l’Al Ahli, squadra nella quale militano anche Franck Kessié e Roger Ibañez, era disposta persino ad alzare l’offerta fino a 30 milioni di euro. Ma la Juventus non ha aperto spiragli: Locatelli è incedibile tranne per un offerta sui 40 milioni di euro.
Al Ahli guarda altrove: possibile affondo per Zakaria
Dopo il “no” per Locatelli, l’Al Ahli ha spostato l’interesse su Denis Zakaria, ex bianconero oggi al Monaco. Il centrocampista svizzero è valutato circa 40 milioni di euro, e un’eventuale cessione frutterebbe alla Juve il 5% sulla rivendita, in virtù di un accordo siglato nel 2023. Sarebbero circa 2 milioni pronti a entrare nelle casse juventine, utili per finanziare nuovi acquisti o alleggerire il bilancio.
La Juventus dimostra di voler costruire attorno a Locatelli, scegliendo la continuità e la stabilità tecnica in un momento delicato. Il centrocampista non solo resta a Torino, ma assume sempre più il ruolo di guida dentro e fuori dal campo. Le sirene arabe possono attendere.
